Di solito Hermann ed io pedaliamo in Italia … Questa volta ci siamo decisi acquisire esperienze in Germania.
Abiamo scelto il giro Pfaffenwinkel – una 300 di cui abbiamo bisogno per poter partecipare all’MGM. Monaco non è molto lontano e siamo riusciti ad ottenere un posto di partenza. La sera prima è possibile ritirare la carta del brevetto e abbiamo anche qualche chiacchierata con altri ciclisti.
In breve:
Lunghezza: 317 km
Dislivello: 3300 Hm
Percorso: Quasi esclusivamente i sentieri più piccoli e asfaltati e le piste ciclabili
Organizzatori: Jörg e Igor dell‘ARA Monaco di Baviera
Strava relive
La mattina alle 8 raduno quasi al centro di Monaco. Qualche chacchierata … tra l’altro con Manuel Jekel che due anni fa ha pubblicato l’interessante rapporto sul Solstizio d’inverno nel tour, suscitando così il desiderio di molti ciclisti tedeschi per questa avventura poco prima di Natale. In quattro gruppi di partenza ogni 5 minuti vanno in pista in tutto circa 90 persone e il tour prometteva di essere straordinariamente bello con un tempo splendido.
Velocemente fuoir della cittá il paesaggio é leggermente collinare e le strade strette e poco trafficate ci danno subito una sensazione di euforia. Una piccola chiacchierata, ad esempio con Ulrich, che è stato così gentile da darci alloggio. Poi abbiamo incontrato Andy, con il quale in scozzia avevo fatto il triathlon estremo Celtman.
In modo divertente attraverso campi e prati e villaggi sonnolenti di domenica arriviamo il primo punto di controllo. Deliziosi dolci nella panetteria e rafforzati andiamo alla prima salita grave (in sezioni pendenza 15%), il monte Hohenpeißenberg quasi 1000 m di altezza, in riferimento ad una salita in Svizzera chiamato anche Rigi Bavarese. Ma dove una salita segue anche una discesa. È caldo come in piena estate, quindi non abbiamo nemmeno bisogno di una giacca. Hermann promette, ora solo discesa fino al punto controllo successivo. Ancora e ancora si sale su piccole colline. Cosa? Pensavo discesa? Hermann: Tendenzioso discesa … alla collina successiva. Huh??? „tendenzioso …” – e queste parole diventano motto del giorno. Percorreremo il Lech e la prossima tappa in grande stile presso la gelateria Venezia a Lechbruck al lago. Il gelato buonissimo rinfresca il cuore dei ciclisti e cosí i chilometri successivi sono facili. Ora qualcosa per la salvezza dell’anima … Nella pittoresca Wieskirche il francobollo del pellegrino va messo dentro nella carta. Attraverso boschi e prati arriviamo a Kochel am See puntualmente per la cena. Dopo un breve tragitto lungo il lago Kochelsee, segue la prossima salita che, nonostante i 200 chilometri, non fa male alle gambe. Al tramonto, un’altra attrazione: il Walchensee, uno dei laghi alpini più profondi e anche più grandi della Germania, si trova sotto di noi. Lo giriamo quasi del tutto e che nessuno puó accorciare c’è una domanda controllo nel brevetto del Randonneur. Adesso si scende attraverso l’idilliaca valle dei boschi e dei prati, chiamato Jachenau, lunga 15 km. Poi lungo l’Isar verso Bad Tölz. Che cos’è questo, di nuovo in salita? Non ho dato un’occhiata al profilo altimetrico…. Ma questo è un bene, perché ora, mentre l’oscurità cala, preferisco accettare di guidare su strade in salita e prive di traffico piuttosto che rischiare la vita su una strada più trafficata. Sabato sera alcune persone sono fuori a festeggiare. Wolfratshausen un’altra fermata di controllo, questa volta in un McDonalds. Il caffè stimola i sensi per gli ultimi 25 chilometri, che “tendenzioso” sono in discesa con un’ultima salita verso il traguardo. Guidare nel bosco. Buio. E improvvisamente, dopo una breve ripida discesa dal bordo dell’Isar, ci si trova quasi nel centro di Monaco. Quasi irreale. Svoltare a destra sulla pista ciclabile dell’Isar. Mi fermo. Pfffffffffft!!!!!!!, fa una mia ruota. Acidenti! Oh, no! Questo non può essere vero. Bucata?? Il rumore si ferma immediatamente e il pneumatico è ancora pieno d’aria. Il mio tubeless ha dimostrato il suo valore. Il foro era stato chiuso entro pochi secondi dal latte sigillante. Che invenzione! L’ultimi chilometri lungo l’Isar. Tutta la gioventù di Monaco sembra essere raccolta lì festeggiando … In qualche modo ci dirigiamo verso la nostra destinazione al distributore di benzina di Aral. Sono contenta di essere arrivata … Ma un pensierino … se io adesso dovessi proseguire ancora una centina di chilometri??? Lo potrei senza grandi problemi … Ma vedremo la settimana prossima a Corsico … Ma questa è un’altra storiella … chissá …
Fazit: Una meravigliosa Randonneé che mi ha colpito molto, non solo per la bellezza dei paesaggi, ma anche perché si pedala quasi esclusivamente su stradine piccolissime lontano dalle strade trafficate.