Alla fine dell’estate, la scuola ha appena riaperto le porte e Johannes, il mio allievo degli ultimi tre anni scolastici, mi accompagna in un giro in bici.
La mattina presto partenza col trena verso Brunico. Il giorno promette di essere radiosamente bello. Cosa potresti chiedere di più? Il viaggio a Brunico promette di essere emozionante: Abbiamo timbrato correttamente? Il treno sarà pieno? Possiamo portare le bici? Facciamo in tempo la coincidenza a Fortezza?
Sui binari all’improvviso ci vediamo trasportati in un altro mondo: una bici – retrò – costruita prima del 1980 – che sarebbe qualcosa per l’Eroica …. e le gambe del proprietario avvolte in pantaloni di flanella, con camicia a scacchi bianchi-rossi, bretelle e giacca Sarner grigia, persino il classico berretto. E‘ tutto retrò. Ah, è Heinz!!! „Dove stai andando?“ „All’Eroica Dolomiti a San Candido…..“ Sospettavo ….. Ho speculato per un po ‚di tempo con la partecipazione, ho anche una bici “nonna” in cantina. Questi eventi ciclistici d’epoca stanno diventando sempre più popolari. L’originale si svolge ogni autunno nella zona del Chianti in Toscana. Aperto la parentesi – chiusa la parentesi …
Il treno sta arrivando. Non so dove dobbiamo salire con le nostre Mountainbike. Fortunatamente Heinz ci dà una mancia: Nella parte centrale. Dopo tutto, è un professionista, fa gli orari dei treni in Alto Adige. Ci mettiamo comodi sui comodi posti a sedere, ma purtroppo dobbiamo uscire presto. Fortezza. Scale? No, Heinz ci guiderà all’ascensore. L’ascensore non vuole venire. Pensi che il treno ci stia aspettando? Forse ho premuto il pulsante troppo timidamente. Lo schiaccio un’ altra volta, impaziente e dopo poco ci affolliamo tutti e tre + tre bici nella cabina stretta dell’ascensore. Il treno sul binario è ancora lì. Meno male. Ci sono ancora abbastanza posti a sedere. Ci sferragliamo le biciclette e giá il treno è in partenza. Heinz si toglie lo zaino di pelle e inizia a disimballarlo. Tubo, leve, pompa, … . Prende la sua bicicletta e la capovolge. Ah, aveva bucato. Io e Johannes stiamo osservando il tutto: Togliere copertone, fuori camera d’aria. Inserire camera d’aria. Infilarla nel copertone. Pompa. Anche dopo minuti non c’è un minimo di aria nella camera d’aria. Pompa defetta. E anche la mia pompa non sappiamo gestire in modo che entra dell’ aria. Così Heinz deve arrangiarsi in un altro modo a San Candido …. camminare e cercare negozio. Nel frattempo siamo a Brunico. Dalla finestra abbiamo già visto alcune parti della pista ciclabile.
Scattiamo rapidamente alcune foto come testimonianza che siamo partiti a Brunico. 42 chilometri ci attendono ora. Siamo sulla nostra strada. Io davanti, dietro di me Johannes, alias Jochi. All’inizio la pista ciclabile conduce accanto alla strada, poi si attraversano prati e campi fino a San Lorenzo, passando davanti al monastero medioevale Sonnenburg della nota badessa Verena. Percorriamo il fiume Gader per un po‘ di tempo e poi una breve la salita molto ripida. Stiamo spingendo. Attraverso i boschi e lungo la ferrovia va in direzione di Kiens. Il momento dello spuntino sta arrivando. Un bel laghetto invita a soffermarsi. Jochi apre il suo break box. Mmmmmmmmmmm, pane integrale, formaggio, frutta, non posso competere con la mia mela. Dopo poco tempo tutto è divorato. Risparmiare qualche boccone per dopo? No, Jochi non crede che sia una buona idea. Quello che hai, hai. „Parlami della scuola“ è il mio desiderio. Johannes si oppone: „No, non si parla di scuola oggi, è la giornata della gita in bici! Ha ragione … Ma sarei già un po ‚curiosa come ha affrontato il cambio di scuola.
Proseguiamo, oltre Chienes, bellissima ciclabile attraverso campi di mais e prati e boschi. Passiamo Vandoies. Johannes sta andando alla grande. E‘ un ragazzo molto allenato. Non rallenta neanche di tanto in tanto e non chiede mai una pausa. I pochi passaggi a piedi, perché la catena si blocca un paio di volte, lo prende con calma. Le rovine restaurate del castello “Chiusa di Rio di Pusteria” appare già davanti a noi. Ora non è lontana la prossima pausa, e ce la meritiamo. Ci permettiamo una coppa di gelato a Rio Pusteria. Yum!
Rafforzati si va sugli ultimi chilometri. Pedaliamo sulla pista ciclabile attraverso Aica, fino a Fortezza e oltre il lago di Varna. Facciamo una deviazione verso lo stagno “Fischteich” e ci dirigiamo verso le prime case di Varna. Johannes ha un’idea. Vuole proseguire per Novacella. Poco dopo capisco anche il perché. Ci fermiamo dai nonni di Johannes. Jochi suona il campanello. Esce la nonna e pieno di orgoglio Jochi racconta della nostra escursione in bici. La nonna nonna non può uscire dal suo stupore. Pedaliamo gli ultimi due chilometri, poi Johannes è a casa.
Era una bellissima giornata per noi due. Lo faremo anche l’anno prossimo? Forse anche con pernottamento?
Un piano sta maturando …
In sella al NorthCape4000 – un sogno….. Quest’anno sono partiti circa 100 ciclisti, tra cui la nostra amica Loretta e Claudia. Loro sono i miei grandi modelli. Loretta ha fatto il viaggio per un buon motivo, per i suoi “amici del quinto piano”. Pedalando fare del buono per persone che non sono tanto fortunate quanto me. Ho già stabilito contatti con Angelika Stampfl, presidente dell‘AEB, l’associazione genitori di persone in situazione di handicap. L’associazione fa un ottimo lavoro e potrebbe utilizzare un po ‚di supporto.
Nelle mie idee vorrei assumermi tutte le spese da sola: pernottamenti, ristorazione e cercherei delle aziende disposte a donare qualche centesimo al chilometro per una buona causa. Quanto che sarebbe su una distanza di circa 4200 chilometri è facile da calcolare. Posso immaginare di tener duro in modo piú facile pensando che posso aiutare pedalando.
Quando? Forse nel 2020???
L’anno prossimo, 2019, vorremmo partecipare alla Three Peaks Bike Race, con partenza da Vienna e arrivo a Barcellona, 3 punti di controllo su delle montagne, ma pianificando autonomi il percorso noi stessi, Hermann e me. Avventura!!!!