Solstizio d‘ inverno – no, non inferno, perché lí sarebbe leggermente più caldo. Da tre mesi non vedevo l’ora di partenza … Da alcuni giorni la domanda gira nella mia testa: Perché mi sono iscritta di nuovo? La vista dalla finestra della cucina mostra il terreno ghiacciato duro, le lastre di ghiaccio sulla strada e gli avanzi di neve… in queste condizioni andare in bici?
Dettagli: di notte intorno al Lago di Garda … 205 chilometri e ben 1200 metri di dislivello.
Cambiamento di scena: ore 20.30 Arco… intorno ai zero gradi… la gente si sta preparando per il giro: vin brulé sul mercatino di Natale (grazie Pietro G. per la foto).
La base per tutta la notte è il ristorante, pizzeria, caffetteria Ai Conti ristorante, caffetteria Ai Conti (da visitare!).
Tante facce conosciute … anche se purtroppo non sempre trovo il nome correspondente … (Voi tanti ragazzi l’avete molto piú facile ricordare faccia e nome di noi poche donne …). Scusatemi!!!
Partenza ad onde:
Circa 200 persone vanno sul giro notturna. Prima Hermann e io pedaliamo verso nord nel nostro gruppo di partenza… ventoso e vento freddo, ma fortunatamente strada asciutta. Al primo checkpoint ci aspetta tè caldo e biscotti… intanto Hermann e me sono soli, perché il nostro gruppo si era perso poco prima di Sante Massenza… avevo ancora chiamato (forse sarebbe stato meglio „urlare“) – per niente, ma fortunatamente per noi, finalmente pista libera e posto controllo senza coda.
Ritornati ad Arco. Qui un tavolo coperto di bontà e cioccolato denso delizioso, hmmmhmm…. non ho fretta, non voglio uscire nella notte fredda… Ma quello che deve essere – deve essere… Alle 23.00 circa andiamo sulla tappa successiva, circa 60 km fino al prossimo checkpoint McDonald’s a Peschiera. Il leggero vento a favore ci spinge. Non so cosa possa significare *leggero vento a favore* sulla via di ritorno sulla Gardesana Occidentale. Al momento sta andando molto bene…. circa 33km/h Hermann ed io ci alterniamo. Quaranta chilometri a parte una o due vetture, non c‘ è anima, e soprattutto nessuna anima ciclistica… Dove sono questi 200? Siamo sulla strada giusta? Certo, non c‘ è alternativa. Lunga salitina a Lazise … mi volto … sospettosa, ho sentito qualcosa? Ouch, mi sembra vedere migliaia di migliaia di luci anteriori. Un intero gruppo di persone ci passa … Che cosa abbiamo fatto per meritare questo? Allora ci aspetterá coda al McDonald’s … peccato!
La coda fortunatamente non c’è …, e la partenza dopo una pausa cappuccino si rivela meno spiacevole del solito. Non è freddo e umido come gli altri anni. Mi riscalderò dopo le prime pedalate. Ma fattura deve essere pagata (un modo di dire tedesco) Vento! E da Desenzano in poi a nord come vento contrario questo diventa piuttosto violento. Beh, “violento”, di solito forse direi “vento debole” – ma con 140 km nelle gambe …
Bellissimo il nuovo anello di fronte a Saló – su strade secondarie. Ma va sempre su e giù. Passiamo l’info controllo. Questo dovrebbe costringere tutti i ciclisti di fare questa deviazione e di non scorciare. Quasi non l’averei visto. Quasi … ma fortunatamente il gruppo intorno a Giuseppe Leone, scherzosamente chiamato „Radio Leone“, è qui a gestirlo a voce alta. Il simpaticissimo Giuseppe, sui suoi anni giovani giá pensionato (invidia!!), ogni giorno in pista per centinaia di chilometri in bici (di nouvo lo invidio).
La Gardesana Occidentale è ancora davanti a noi. Numerose gallerie e panorami mozzafiato sul lago (durante il giorno). Invece, sentiamo il rumore delle onde in profondità. E luci come incastrati su una catena, migliaia di luci sulla riva opposta. E milioni di luci sopra di noi. Il cielo stellato – semplicemente magnifico in questa notte limpida. Parlando di „luci“: ogni villaggio intorno al lago si è davvero vestito di splendide installazioni luminose natalizie, presepi natalizi ovunque, a volte anche in acqua.
A Gardone la prossima fermata di controllo con tè e biscottini e e poi solo 30 km fino a „casa“ ad Arco, dove arriviamo alle sei e mezza. La notte insonne renderà omaggio. Anche dopo una breve notte nella VW e un pisolino di pomeriggio, e una lunga notte seguente l‘ inclinazione della nostra Via Castellano (è presente una pendenza?) il giorno dopo sembra essere (quasi) come il Mont Ventoux.
Ma è stato molto bellissimo incontrare di nuovo i tanti ciclisti conosciuti. Ma la cosa piú speciale è trascorrere una notte più o meno da soli con se stessi, con i propri pensieri e la bici. Su di sé il cielo nero velluto. Infinito punteggiato di stelle brillanti. E noi giù così piccoli e importanti….
Grazie Fabio e team per questa esperienza meravigliosa!!