Cambiato le due ruote contro 2 pattini da sci.
Il giro ieri splendido ma il giorno era troppo corto … quasi il giorno é stato troppo corto … La scelta sarebbe stata una notte scomoda nella stanza invernale di un rifugio. Meno male l’abbiamo ancora fatto in tempo ad arrivare …
Forse era un pó colpa mia. Non ho ascoltato bene che giro aveva proposto Hermann. Di solito sono contenta con tutto. Ma di solito non lo seguo senza di essere informata … Avrei potuto pianificare la gita su gpsies … Se avessi … forse non avrei avuto meno stress durante la gita …
Bellissimo la prima ora della salita per magici boschi ricoperti di neve. Non ho molta fretta, non so cos‘ altro mi aspetto, altrimenti avrei fatto un passo in avanti. Poi la impegnativa salita sul passo croce in fondo della valle. Tanta neve, niente tracce di sciatori, forte vento che mi rubava l’energia. Sto cominciando a brontolare. Ma Hermann non sente niente, é giá scomparso dietro l‘ angolo. Io sto scavando attraverso la neve, rallentando.
Poi la discesa nella Valle Badia quasi fino a Campill. Sono giá quasi le 14. Abbiamo ancora davanti a noi una salita lunga fino al rifugio di Genova. E alle ore 17 mi ricorso fa buio. Non conosciamo il percorso esatto. Mi sbrigo. Seguiamo le tracce di alcuni scialpinisti che abbiamo incontrato piú giú, loro giá in discesa. Ci hanno detto che piú in su il vento soffia abbastanza ruvido. Sopra la linea degli alberi, il Panoramo è meraviglioso, ma non mi godo. Accelero un pó. Il vento ha coperto le tracce.
Migliaia di pensieri mi passano attraverso la mente:
Siamo capace di trovare il rifugio? Non si vedono tracce, le segnaletica sono sotto la neve e non conosciamo bene la direzione giusta, camminare in estate é tutto un’altra cosa, si orienta a rocce marcanti, … che tutti sono scomparse sotto la lenzuola bianca …
Cosa facciamo quando si fa buio presto e non siamo ancora all’arrivo? Dobbiamo pernottare nella stanza invernale del rifugio? Addiritura … troviamo il rifugio? Scendendo al buio, com’é senza lampada? C’é un App al cellulare … ma c’é ancora abbastanza energia? Pensieri e pensieri … Meno male vediamo di nuovo delle tracce. Le seguiamo su un piccolo passo. Dico a Hermann che penso che il rifugio dovrebbe essere nell’altra direzione. E dal punto piú alto non si vede davvero il rifugio … Il sole sta scendendo dietro le montagne. E illumina le montagne in un arancione meraviglioso.
Improvvisamente ricordo che conosco questo posto. Non é lontano dal rifugio e scendendo dall’altra parte si puó raggiungere le tracce su una montagna vicina, una gita scialpinistica famosa. Velocemente ci prepariamo per la discesa, dimenticato il vento freddo ghiacciato e il viso e le mani intorpidite. Bella neve polverosa. Dopo il tramonto prossimamente fa buio ma ce la facciamo in tempo arrivare con l‘ ultima luce. Meno male!!!
Hermann: „Hai visto, la pianificazione dettagliata del tour era precisa…!“
In macchina mi sono accorta che non ho mangiato ne bevuto durante la gita … Mi mordo dal pane che ho portato tutta la giornata nella tasca della giacca da vento. Qualcosa si sbriciola tra i denti. Il peperone giacciato. Qui ha -10° … Non voglio sapere quanti gradi aveva in alto … col vento.
28km/ 1950 m disl.
strava
Tolle Bilder! Lesen konnte ich nichts 🙂
Du hast ja schon den deutschen Bericht gelesen … 🙂
😉
Südtirolerin? Klasse Bilder. Man wird richtig sehnsüchtig.
Danke! Den Artikel gibt es auch auf Deutsch: https://gabiwinck.wordpress.com/2017/12/09/fast-waere-der-tag-zu-kurz-gewesen/