La Trans Balkan Race è un’avventura attraverso i confini dei Balcani. 1300 chilometri in mountain bike attraverso la natura incontaminata di 11 parchi nazionali, da Sežana (Slovenia) a Risan nel Golfo di Cattaro (Montenegro).
Hermann e io partiamo in team, cosa che entrambi troviamo appropriata, soprattutto per questa gara.
Tuttavia, al momento non riesco più a dormire serenamente, troppe domande mi si pongono – in un loop notturno continuo: leggete sotto le due immagini!
il mio loop di pensieri:
- Incontrerò uno dei 1000 orsi sloveni o sarà lui a incontrare noi? Anche la Croazia dovrebbe averli e …
- lupi, per non parlare dei numerosi …
- cani da pastore che vogliono proteggere le loro mandrie … e …
CANI RANDAGI? - Natura selvaggia, sì, ma lontano dagli insediamenti umani significa anche percorrere molti chilometri SENZA POSSIBILITÀ DI RIFORNIMENTO, quando il gioco si fa duro 100 chilometri e più.
- E l’ACQUA? Questa risorsa vitale si disperde negli infiniti paesaggi carsici. Ciò significa portare con sé razioni di acqua e cibo per diversi giorni. E non è tutto…
- PERICOLO DELLE MINIERE: nella prima metà del percorso, le tracce più che ventennali della serie di guerre che hanno causato la disintegrazione dell’ex Jugoslavia sono ancora onnipresenti. Più di 300 chilometri sono „zona di attenzione“ o „zona di pericolo“, il che significa che non si deve deviare dal percorso.
- C’è poco asfalto… Come sarà il percorso? Le nostre MTB sono in grado di affrontarlo alla lunga? Saremo afflitti da guasti?
- Ci aspettano infiniti metri di dislivello. Il manuale di gara parla di „BALKAN-MONSTERS“ …
- La BORA „nera“ o quella „bianca“ ci travolgeranno? Le raffiche di vento autunnali possono raggiungere la forza di un uragano. Oh mio Dio …
- e cosí via …
Riuscite a capire perché all’inizio ho scritto avventura in lettere maiuscole?
Chi vuole „seguirci“ in diretta dal 2 giugno, ore 8:00: qui
Preludio … da Sežana a Dom Zavižan
